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La Ricerca: il motore della speranza

AIL ROMA crede fermamente che la ricerca scientifica sia la chiave per costruire un futuro libero dalle malattie del sangue. Per questo, da oltre quarant’anni, sostiene con impegno costante progetti innovativi, studi clinici e percorsi formativi che contribuiscono al progresso della medicina ematologica.

Ogni finanziamento rappresenta un investimento concreto nella vita delle persone: curare meglio, guarire di più, umanizzare l’assistenza.

Le tre principali aree di intervento in cui AIL ROMA opera sono: i laboratori presso la sede di Via Rovigo; i progetti di ricerca e le borse di dottorato; il sostegno alla rete GIMEMA – Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto.

L’ATTIVITÀ NEI LABORATORI

AIL ROMA ospita gratuitamente, nella sede di Via Rovigo 1,
i laboratori di ricerca traslazionale della UOC di Ematologia
del Policlinico Umberto I. I laboratori si estendono su più livelli (interrato, seminterrato, piano terra e primo piano) e comprendono:

Laboratorio di Diagnostica delle Malattie Linfoproliferative

Diagnostica Molecolare delle Patologie Mieloidi

Diagnostica Molecolare delle Leucemie Acute Linfoidi

Laboratorio di Colture Cellulari e Criopreservazione per le CAR-T

AIL ROMA finanzia un biologo e quattro tecnici impiegati nella sede di Via Rovigo, oltre a un biologo attivo presso il Laboratorio di Citogenetica situato in Via Chieti 7 – Policlinico Umberto I, Sapienza.

I progetti di ricerca in cui sono principalmente impegnati riguardano:

• Analisi Citogenetica Mieloma Multiplo
• Analisi Leucemia Mieloide Cronica
• Protocolli GIMEMA sulla Leucemia Acuta Linfoblastica (LAL Ph+ e Ph-)

• Protocolli GIMEMA sulla Leucemia Linfatica Cronica (LLC)

Nei laboratori del Centro sono in corso progetti di ricerca che coprono alcuni grandi temi nello studio dei meccanismi alla base delle malattie ematologiche e nello sviluppo di nuovi e più efficaci protocolli in ambito di diagnosi, prognosi e terapie.

A cura della Dottoressa Alice Di Rocco
Professore Associato, Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione,
Università Sapienza di Roma.
Dirigente medico presso UOC Ematologia, AOU Policlinico Umberto I.

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Negli ultimi anni, i progressi tecnologici nell’ambito della cura dei tumori oncoematologici hanno acquisito un ruolo rilevante, soprattutto alla luce della possibilità di trattare un numero sempre crescente di pazienti che possono accedere a nuove cure, precedentemente non disponibili sul mercato. All’interno
di questo contesto, ha assunto una grande rilevanza l’introduzione in pratica clinica della CAR-T (“Chimeric Antigen Receptor T cell therapies”).
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Le “CAR-T” sono terapie personalizzate contro il cancro che agiscono direttamente sul sistema immunitario del paziente per renderlo in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali (immunoterapie) e rientrano tra le terapie avanzate, e, più nello specifico, tra le terapie geniche. Le CAR-T utilizzano specifiche cellule immunitarie del paziente (i linfociti T), che vengono prese attraverso un prelievo di sangue (leucaferesi) ed inviate in laboratori specializzati (cell-factory) per essere geneticamente modificate (ingegnerizzate) e diventare cellule CAR-T che ritornano in ospedale e vengono re-infuse nel paziente, con un procedimento simile alla trasfusione di sangue, per riconoscere, aggredire e uccidere le cellule maligne.
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L’infusione avviene in regime di ricovero in centri ad alta specializzazione per il trattamento delle leucemie e dei linfomi, che devono essere in possesso di specifici requisiti organizzativi e infrastrutturali.
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L’Istituto di Ematologia del Policlinico Umberto I è stato il primo centro pubblico autorizzato nel 2019 a trattare pazienti con cellule CAR-T nella pratica clinica e continua ad essere oggi l’unico centro pubblico CAR-T di riferimento, attivo, della regione Lazio. Fino ad oggi sono state eseguite 97 aferesi e infusi 82 pazienti in diverse indicazioni.
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Tutto questo non sarebbe possibile senza un lavoro congiunto e sinergico di un team multidisciplinare, che coinvolge diverse figure professionali: medici del centro trasfusionale, della terapia intensiva, neurologi, infettivologi e cardiologi, ma anche farmacisti, biologi e tecnici di laboratori. L’integrazione di competenze così diversificate è fondamentale per affrontare le complessità di una terapia avanzata come la CAR-T, che richiede una gestione attenta e personalizzata del paziente, non solo durante il trattamento, ma anche nel monitoraggio e nella gestione di eventuali effetti collaterali.
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In questa innovazione che ha coinvolto la nostra Ematologia e tutto il Policlinico Umberto I, il sostegno di AIL ROMA è stato fondamentale e determinante fin dall’inizio, perché oltre a continuare a supportare il personale e le strutture dei laboratori, ha contribuito a creare in Via Rovigo un sito dedicato alla crio-conservazione dei prodotti CAR-T, senza del quale tutto il percorso CAR-T non sarebbe iniziato.
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L’introduzione di questa terapia ha determinato un notevole miglioramento della prognosi di malattie come la leucemia linfoblastica acuta B e i linfomi B ad alto grado ricaduti o refrattari a due linee di terapia, incluso il trapianto, che precedentemente non avevano possibilità terapeutiche valide. Oggi questa possibilità c’è.
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Queste importanti terapie, estese oggi anche ad altre malattie onco-ematologiche come il mieloma multiplo, non solo hanno migliorato le possibilità di remissione, ma hanno avuto anche un impatto profondo sulla qualità della vita dei pazienti. I primi risultati cominciano ad essere evidenti proprio grazie ad uno studio multicentrico GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto) di real-life sulla Qualità della vita a breve e lungo termine di pazienti con linfoma B ad alto grado ricaduti e/o refrattari trattati con CAR-T, coordinato dal Dr. Fabio Efficace e supportato anche da AIL, che da sempre contribuisce non solo al miglioramento della qualità dell’assistenza ma anche al miglioramento della qualità della vita dei nostri pazienti.

In particolare, sono attualmente in corso studi su:

Ricerca di marcatori prognostici alla diagnosi in Pazienti affetti da mieloma, da leucemie acute e croniche dal punto di vista clinico-biologico, immunofenotipico, molecolare e genomico.

Monitoraggio della malattia minima residua dopo terapia in Pazienti affetti da leucemie acute e cliniche, sia attraverso tecniche di biologia molecolare che immunofenotipiche.

Studio dei meccanismi patogenetici alla base della trasformazione leucemica, comprese le alte- razioni a carico di particolari geni e di proteine implicate nei segnali di trasduzione ed i meccanismi di resistenza della cellula leucemica.

Ricerca di nuovi bersagli terapeutici valutazione in vitro di potenziali farmaci anti-leucemici, come inibitori specifici di segnali di trasduzione o di meccanismi proliferativi.

Immunoterapia cellulare come possibile strategia terapeutica alternativa nelle leucemie acute e croniche.

Analisi del profilo genomico per una migliore stratificazione prognostica e per l’identificazione di geni come potenziali bersagli di strategie terapeutiche innovative.

Analisi di “Whole Genome/Exome Sequencing” di cellule tumorali e germinali per la caratterizza- zione genetica delle patologie ematologiche.

Uso di tecniche di “Next Generation Sequencing” per l’identificazione di subcloni che possono influenzare la risposta o la resistenza alle terapie in varie patologie ematologiche.

IL FINANZIAMENTO AI PROGETTI DI RICERCA E LE BORSE DI DOTTORATO

Da oltre venti anni AIL ROMA sostiene la ricerca attraverso il finanziamento di Borse di Studio per dottorandi e Assegni di ricerca per l’Università “Sapienza” di Roma.

Borse di studio e contratti di ricerca sono destinati a giovani medici, biologi, tecnici e ricercatori impegnati in progetti di ricerca clinica e di laboratorio in ambito ematologico.

Nel 2024 sono stati attivati i seguenti Cicli di dottorato di ricerca in Scienze Ematologiche:

37° ciclo, 3° anno, Sapienza – Policlinico Umberto I
38° ciclo, 2° anno, Sapienza – Policlinico Umberto I
40° ciclo, 1° anno, Sapienza – Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea

I PROGETTI E L’IMPATTO 2024

SOGGETTI CHE BENEFICERANNO DEI RISULTATI DELLA RICERCA
Questo studio grazie all’approccio di ricerca traslazionale porterà benefici ai pazienti ad alto rischio affetti LAL-B con traslocazione t (4;11), con miglioramento dell’approccio farmacologico, dell’allocazione a trapianto e migliore comprensione delle cause di maggiore aggressività della malattia.
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IMPATTO O PRODOTTO ATTESO

Identificazione precoce di caratteristiche genetiche da studiare rapidamente per prevenire eventuali riprese di malattia, e personalizzazione delle terapie, soprattutto utilizzando approcci innovativi, con miglioramento di prognosi e aspettativa di vita.
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Coinvolgimento dei dottorandi: la testimonianza

“I fondi per le attività di ricerca in Italia sono spesso pochi e quindi destinati a pochi, e questo è un grande limite per noi giovani ricercatori. Grazie ad AIL abbiamo davvero un grande privilegio: lavorare in ricerca, ed avere la consapevolezza che lavorare in questo campo è fondamentale per il progresso ed il miglioramento degli approcci clinico farmacologici. Il sostegno di AIL ROMA alla ricerca traslazionale è unico, e sicuramente molti risultati clinici, terapeutici e laboratoristici senza AIL non sarebbero mai stati raggiunti.”

SOGGETTI CHE BENEFICERANNO DEI RISULTATI DELLA RICERCA
Pazienti adulti affetti da LAL-B Ph+.
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IMPATTO O PRODOTTO ATTESO
Progressi nel monitoraggio della MMR del paziente LAL-B Ph+ che rappresenta il più importante indicatore prognostico in tale patologia, in grado di indirizzare e guidare direttamente la scelta terapeutica e anticipare il rischio di recidiva della malattia.
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Coinvolgimento dei dottorandi: la testimonianza
“Pur esistendo altre possibili fonti di finanziamento, non sempre facilmente accessibili, soltanto grazie al supporto di AIL ROMA è stato possibile aumentare il numero dei dottorandi di ricerca che scelgono di indirizzare le proprie ricerche su leucemie, linfomi e mielomi, presso il nostro Istituto di Ematologia di Sapienza Università di Roma. I fondi che AIL ROMA ogni anno stanzia per il finanziamento di borse di studio per Dottorati di Ricerca hanno permesso a me, così come a molti altri studenti e aspiranti ricercatori, sia di sviluppare e portare a compimento un progetto di ricerca finalizzato all’ottenimento di nuovi dati utili al progresso delle conoscenze in campo ematologico, sia di progredire nel proprio percorso umano e professionale.”

SOGGETTI CHE BENEFICERANNO DEI RISULTATI DELLA RICERCA
Questo studio avrà benefici su tutti i pazienti affetti da Leucemia Linfatica Cronica sia per la migliore comprensione della malattia che per il migliore e più mirato approccio farmacologico.
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IMPATTO O PRODOTTO ATTESO
Identificare sottotipi di pazienti al fine di permettere di avere cure più adeguate, con una personalizzazione della terapia.
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Coinvolgimento dei dottorandi: la testimonianza
“Il panorama della ricerca in Italia è complesso: i finanziamenti non sono molti e comunque molto difficili da ottenere, soprattutto per chi è agli inizi di un percorso di ricerca. Le difficoltà risultano essere maggiori per quei giovani ricercatori impegnati nello sviluppo di progetti di medicina traslazionale volti a raccordare la ricerca di base con la pratica clinica. Pertanto, il sostegno dell’AIL ROMA alla realizzazione di questo progetto pre-clinco/traslazionale ha
rilevanza fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso, altrimenti difficilmente realizzabili.”

IL SOSTEGNO AL GIMEMA

Tra le attività di AIL ROMA a supporto della ricerca scientifica, un ruolo centrale è ricoperto dal finanziamento dei progetti promossi dalla Fondazione GIMEMA Franco Mandelli, presieduta dal Prof. Marco Vignetti. La Fondazione coordina un vasto network nazionale che coinvolge la quasi totalità dei centri ematologici italiani e promuove collaborazioni di rilievo a livello internazionale.

Il cuore operativo del GIMEMA è rappresentato dal Centro Dati, diretto dalla Dott.ssa Paola Fazi. Questa struttura di eccellenza, riconosciuta a livello internazionale, è responsabile della gestione delle sperimentazioni cliniche e della conduzione di progetti di ricerca di alto profilo.

AIL ROMA finanzia alcune iniziative chiave del GIMEMA, contribuendo concretamente allo sviluppo di strumenti e conoscenze fondamentali per migliorare la cura dei pazienti onco-ematologici.
AIL ROMA ospita nella propria sede di Via Rovigo 1 il Working Party Quality of Life della Fondazione GIMEMA, diretto dal dott. Fabio Efficace.

Il progetto GIMEMA-ALLIANCE ha portato alla creazione della prima piattaforma digitale in Italia per il monitoraggio continuo e da remoto dei pazienti con malattie del sangue.

Attraverso la compilazione di questionari online, i pazienti possono comunicare in tempo reale i propri sintomi, consentendo ai medici di intervenire tempestivamente grazie a una piattaforma di telemedicina. Questo sistema innovativo ha già coinvolto circa 80 ematologi in 26 centri italiani, permettendo il monitoraggio di oltre 500 pazienti.

Il progetto PRO-ACTIVE (Patient-Reported Outcomes Research in Acute Myeloid Leukemia and Myelodysplastic Syndromes) punta a creare un ampio database internazionale di dati clinici, di laboratorio, di sopravvivenza e di qualità della vita (QoL), per migliorare l’approccio alla cura in modo sempre più personalizzato e centrato sul paziente.

I pazienti coinvolti sono affetti da:

  • Leucemia Acuta Promielocitica (APL)
  • Leucemia Mieloide Acuta (AML)
  • Sindrome Mielodisplastica (MDS)

Tra gli obiettivi principali del progetto:

  • Analizzare il valore prognostico dei fattori legati alla qualità della vita per predire esiti clinici.
  • Valutare la prevalenza di sintomi e problemi clinicamente rilevanti nei pazienti.
  • Definire valori di riferimento internazionali per i questionari EORTC QLQ-C30 utilizzati nei pazienti con AML e MDS.

L’ampiezza del dataset generato consentirà inoltre future analisi su altri aspetti rilevanti per la cura e la gestione della malattia.

AIL ROMA ha inoltre contribuito alla realizzazione dell’8° Simposio Internazionale sulla Leucemia Acuta Promielocitica, tenutosi a Roma il 10 e 11 aprile 2024. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi ematologi provenienti da tutta Italia e dall’estero, promuovendo lo scambio scientifico e l’aggiornamento clinico su una delle forme più aggressive di leucemia.